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Diary Entries in Italian

Recent diary entries

Posted by ivanbranco on 19 July 2022 in Italian (Italiano). Last updated on 12 November 2023.

Alcuni dei progetti che porto avanti:

MapRoulette

Posted by Cascafico on 19 July 2022 in Italian (Italiano). Last updated on 14 August 2022.

Data

Recently Microsoft released global building footprints in ODbL.

Quality

I’ve found some challanging situations:

Test

I made several test and some local imports, taking in account in priority order:

  • not overwrite mapper manual work
  • keep consistent highway network
  • check parallax false footprints
  • simplify wherever possible
  • overall offset if needed (Strava and GPS OSM repo references)

Preveza Case study

The town is a compendium of above quality problems. Some imagery spots are burnt by the sun and consequent low contrast was oddly computed by MS algorithms. It took about 5 hours to adjust footprints (and several highways). I applied the following workflow:

  • data cropped by Preveza landuse=residential
  • objects below 60 square meters filtered out
  • object touching OSM buildings filtered out
  • overlapping polygons manual fix
  • manual rotation adjustments on many object (AI problem)
  • highway adjusted by Stava heatmap

Tools

Qgis for initial conversion, crop and filtering. JOSM for offsets, rotations, ovelapping fixes.

Posted by Rouge52 on 16 July 2022 in Italian (Italiano).

Viaggio dal 28 aprile al 22 maggio 2022 Imbarco a Calais per Dover, sosta in parcheggio camper vicino a Canterbury quindi dopo circa 600 km al porto di Fishguard e dopo circa 4 ore di traghetto finalmente in Irlanda a Rosslare. Tappe successive: Cork, Waterville, Killarmey, Doolin ( imbarco per visita isole Aran) Galway poi visita in Irlanda del Nord con le città di Derry, Belfast rientro in Irlanda del sud con la piacevole visita dì Dublino quindi rientro in Italia dopo aver attraversato Gran Bretagna e Francia km totali circa 6000 Ciao a tutti

Location: Tetto Albaretti, Beguda, Borgo San Dalmazzo, Cuneo, Piemonte, 12011, Italia
Posted by ivanbranco on 8 July 2022 in Italian (Italiano). Last updated on 28 April 2023.

Condivido alcuni dei miei tool/siti/app preferiti relativi ad OSM con una brevissima descrizione, compresi quelli più conosciuti (non si sa mai). Sicuramente ne ho dimenticati molti e non ne conosco altrettanti.

Siti

  • overpass turbo: Sito essenziale per fare query sul database. Utile anche per fare filtri QA personalizzati.
  • taginfo: Per controllare quali tag sono più utilizzati, il loro uso nel tempo, i valori più utilizzati per ogni tag ecc. Per la history di un tag esiste anche questo sito.
  • RapiD: iD sotto steroidi. Segnala possibili edifici e strade mancanti.
  • osm-revert: Per revertare interi changeset. (ho sostituito Revert UI, non più supportato).
  • Level0: Per revertare singoli nodi. È un editor testuale utile anche per cambiare svariati tag contemporaneamente. Leggete però questo prima.
  • NotesReview: Per filtrare le note di OSM per utente, data, testo ecc. C’è anche un sito di Pascal Neis.
  • Strade senza nome
  • Disaster Ninja: Non è il suo scopo principale, ma c’è un layer interessante chiamato “Building Quantity” nel caso vogliate trovare zone con edifici da mappare.
  • YoHours: Un sito per semplificare la compilazione del tag opening_hours=*
  • How Did You Contribute: Statistiche riguardanti gli utenti. C’è anche la heat map delle vostre modifiche.
  • Is OSM up-to-date?: Interessante sito creato da un italiano che vi segnala i nodi meno aggiornati. Se non c’è nulla da aggiornare potete comunque lasciare un tag check_date.
  • Field Papers: Modificate OSM prendendo appunti su carta.

Renderer

Wiki

  • OSM Wikidata: Per trovare collegamenti tra pagine Wikidata ed elementi OSM. Esiste una versione aggiornata che preferisco ma è ancora in beta e un po’ ballerina a volte.
  • WikiMap: Per cercare immagini da aggiungere come value di wikimedia_commons=*. Esiste anche WikiShootMe! che comprende anche immagini Flickr con licenze compatibili.
  • Wikimedia Commons App: Ha due feature interessanti, permette di fare upload da mobile e ha una mappa che mostra le entry Wikidata che non hanno ancora una foto.
  • OpenStreetBrowser: Andando in “OpenStreetMap Quality Control > Culture-Media/Wikidata” potete vedere una mappa degli elementi senza foto. È più completo dell’app di Commons perché comprende gli elementi di interesse (es. memoriali) a prescindere dalla presenza su Wikidata.
  • OSM-wikipedia-tag-validator-reports: Un validatore per correggere problemi relativi ai tag wiki.

QA

  • Osmose: Il sito QA per eccellenza.
  • OSMCha: Il sito perfetto per fare giardinaggio. Per vedere facilmente le modifiche in una data area, per utente ecc.
  • WhoDidIt: Hai presente quando qualcuno modifica un bar a Caracas e un ristorante a Osaka e OSMCha ti segnala il changeset anche se nulla è stato modificato nella tua area? Questo sito risolve questo problema.
  • OSM Latest Keys: I nuovi tag apparsi nel database di OSM. Il 90% delle volte sono typo, errori o tag che hanno alternative già in uso.
  • Find Suspicious OSM Changeset: Con questo filtro trovate i changeset di nuovi utenti che hanno richiesto una review. Quasi sempre non ricevono feedback. Sarebbe bello se gli utenti più esperti commentassero almeno un changeset ogni tanto, anche soltanto per dargli il benvenuto (esiste anche un tool dedicato: OpenStreetMap Welcome Tool).
  • OSM Inspector

Apps mobile

  • OsmAnd: OSM in tasca. Mappe offline ovunque, indispensabile per il trekking. Utile anche in ambiente urbano per trovare fontanelle, cestini e parcheggi gratuiti.
  • StreetComplete: Per effettuare modifiche in modo veloce in stile gamification.
  • EveryDoor: Ottimo per verificare che i negozi siano aggiornati e per il micromapping.
  • OSMBugs: Le segnalazioni di svariate piattaforme QA a portata di mano.
  • Waze: Navigatore auto che potete valutare in alternativa a Google Maps.
  • Organic Maps e MAPS.ME: Come OSMand, ma più user-friendly. Da consigliare a parenti e amici meno navigati. Qualcuno preferisce Mapy.cz.

Changelog:

v.1.1 Aggiunto Mapy.cz, Wikimedia Commons App e OpenStreetBrowser. Aggiunta sezione “Wiki”.

v.1.2 Aggiunto OSM Buildings. Aggiunta sezione “Renderer”.

v.1.3 Aggiunto OpenStreetMap Welcome Tool e OSM-wikipedia-tag-validator-reports.

v.1.4 Aggiunto Field Papers

v.1.5 Aggiunto WhoDidIt, EveryDoor e osm-revert. Modificato WikiShootMe!.

Posted by alessandrocarmeli on 2 July 2022 in Italian (Italiano). Last updated on 17 July 2022.

Con il 1 luglio 2022 la Trieste Trasporti (con supervisione di TPL FVG) ha deciso di rinumerare le corse della linea 6 tra Piazza Guglielmo Oberdan ed il Bivio di Miramare co il numero barrato per non creare confusione. Ho proceduto alla rinumerazione aggiungendo la /, è creato anche il nuovo route_master.

Ricordo che le corse deviate per Porto Vecchio, a sostituzione delle linee 80 (soppressa) ed 81 (sospesa nel servizio estivo) non hanno diversa numerazione, tantomeno capolinea rispetto alla 6 “normale”; allego foto scattata da me il 01/07/2022.

6/ in transito presso la pineta di Barcola (foto mia) Con il primo luglio entra anche nuovamente in servizio la linea 90 tra Alto Adriatico e Lazzaretto, a rinforzo della linea 7.

Location: Roiano-Gretta-Barcola-Cologna-Scorcola, Opicina, Trieste/Trst, Trieste, Friuli-Venezia Giulia, Italia

Con oggi, 26 giugno 2022, è stato completato da parte mi il lavoro di rifacimento delle relazioni delle seguenti reti urbane autobus del Friuli Venezia Giulia: urbana Monfalcone, urbana Lignano, urbana Grado

MONFALCONE (aggregato Ronchi e Staranzano)

LIGNANO SABBIADORO (annesse fraz. Pineta e Riviera)

GRADO (annesse fraz. Pineta e Valle Cavarera)

TRIESTE

Aggiunta diramazioni linea G51 per la Wartsila e per Piazza Oberdan, nonchè la correzione dei tratti e delle fermate mancanti della tratta per l’Aeroporto di Ronchi. Aggiunta in data odierna anche la linea 20 express per Muggia.

Oltre alle relazioni sono state create (ove mancanti) le fermate ed i vari spezzoni per permettere l’inserimento del percorso; inoltre ho aggiornato le etichette nelle fermate con tag e valori obsoleti.

  • Alessandro Carmeli
Location: Grado, Gorizia, Friuli-Venezia Giulia, 34073, Italia

A seguito di una gradevole conversazione via email con un altro utente OSM, salvo qui tre utili URL personalizzati da usare come strato di sfondo in fase di modifica delle mappe sul sito OpenStreetMap con l’editor integrato iD. Clicca sull’icona “Impostazioni dello sfondo” nel menu verticale a destra, scorri la lista degli sfondi disponibili e scegli l’ultima voce “Personalizzato”, clicca sui tre puntini sulla destra, copia ed incolla uno degli URL personalizzati che trovi qua sotto ed infine clicca sul pulsante “OK” per salvare le modifiche ed iniziare ad utilizzare la nuova mappa.

1) True Ortofoto EagleFVG 2020

http://irdat-ortofoto.regione.fvg.it/geoserver/ows?FORMAT=image/png&TRANSPARENT=TRUE&VERSION=1.3.0&SERVICE=WMS&REQUEST=GetMap&LAYERS=ortofoto:trueorto_FVG_1720&STYLES=&CRS={proj}&WIDTH={width}&HEIGHT={height}&BBOX={bbox}

2) Vector CTRN (Carta Tecnica Regionale Numerica) 1:5000

http://irdat-ortofoto.regione.fvg.it/geoserver/ows?FORMAT=image/png&TRANSPARENT=TRUE&VERSION=1.3.0&SERVICE=WMS&REQUEST=GetMap&LAYERS=ortofoto:CTRN5000&STYLES=&CRS={proj}&WIDTH={width}&HEIGHT={height}&BBOX={bbox}

3) Hillshade

http://irdat-ortofoto.regione.fvg.it/geoserver/ows?FORMAT=image/png&TRANSPARENT=TRUE&VERSION=1.3.0&SERVICE=WMS&REQUEST=GetMap&LAYERS=ortofoto:Hillshade&STYLES=&CRS={proj}&WIDTH={width}&HEIGHT={height}&BBOX={bbox}

Posted by Dino Michelini on 2 April 2022 in Italian (Italiano). Last updated on 28 March 2023.

Aggiornamenti pubblicati su www.incass.it

Introduzione

In questi ultimi anni e in concomitanza dell’anno degli Etruschi si è riscoperta questa strada etrusco-romana: lungo il suo ipotetico percorso da Ponte Milvio (Roma) a Roselle (Grosseto) si è assistito al fiorire di numerose iniziative, ad es. sono nati gruppi e associazioni (molti presenti sul www) e proposti progetti per la sua valorizzazione storico-turistico-ambientale; nonostante ciò di fatto ancora manca sul terreno un tracciato escursionistico che colleghi i siti archeologici certi della Via Clodia.

Molte iniziative hanno indicato percorsi che dal punto di vista storico ed archeologico non hanno alcuna attendibilità: spesso si è confuso uno o più diverticoli romani con la Clodia, oppure, è bastata la presenza di resti etrusco-romani per affermare che “qui passava la Clodia”; tra i casi più manifesti vi è quello del percorso 105 segnato dal CAI Viterbo “Via Clodia”1.

Il tracciato da me proposto su OSM, Relazione Antica Via Clodia (7990604)2, è un iniziale e fattivo contributo frutto di conoscenze personali, per il tratto Roma-Tuscania, e dello studio di numerose fonti quali le relazioni e gli studi archeologici.

Via Clodia, "la selciatella", Manziana, Tre cancelli “La selciatella”, tratto di Via Clodia in località Tre cancelli, Manziana (RM).

Basoli Via Clodia, Oriolo Romano, Via Orsini Basoli della Via Clodia riutilizzati nella costruzione del piano stradale dietro Palazzo Santacroce-Altieri a Via Orsini, Oriolo Romano.

Percorso

Il percorso sebbene ancora non segnato3, è interamente percorribile a piedi e non presenta particolari difficoltà altimetriche e tecniche ad eccezione dei guadi dei torrenti Mignone e Marta; le difficoltà escursionistiche sono T ed E4.

Inoltre, l’Antica Via Clodia non richiede particolari attrezzature al di là di buoni scarponi e zaino, borraccia e GPS.

Distribuzione tipo di strade e superficie: Analisi della relazione su OSM Relation Analyzer

I numeri della Antica Via Clodia

13 Tappe; 253 chilometri; 5752m ascesa; 5703m discesa;

26 Aree archeologiche (Acqua Claudia, Muraccioli di S. Andrea, Santo Celso, Il Teto, Quarti della Bandita, Area archeologica di San Giuliano, Caio, Cava delle Quercete, Ponton Colonna, Area archeologica di Blera, Area archeologica di Grotta Porcina, necropoli Norchia, Area archeologica di Rocca Respampani, Necropoli della Porcareccia, Area archeologica di Guado di Cinto, Area archeologica di Pian delle Rusciare e della Polledrara, Area archeologica di Macchia della Riserva, Castellardo, Area archeologica di Cascinale Peruzzi, Area archeologica della Selvicciola, Area archeologica di Castro, Area archeologica Sorgente della Nova, Area archeologica di Pitigliano, Area archeologica di Sovana, Area archeologica di Saturnia,Antica città di Roselle);

2 Regioni (Lazio e Toscana);

3 Provincie (Roma, Viterbo, Grosseto);

25 Comuni (Roma, Anguillara Sabazia, Bracciano, Manziana, Oriolo Romano, Bassano Romano, Vejano, Barbarano Romano, Blera, Vetralla, Viterbo, Monte Romano, Tuscania, Arlena di Castro, Tessennano, Canino, Cellere, Pitigliano, Sovana, Manciano, Scansano, Magliano in Toscana, Grosseto);

6 Aree protette (Riserva naturale di Monte Mario, Riserva naturale dell’Insugherata, Parco naturale regionale Bracciano-Martignano, Parco naturale regionale Marturanum, Riserva naturale di Tuscania, Riserva naturale Selva del Lamone);

11 Siti Natura 2000 (Comprensorio Bracciano-Martignano, Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate, Il “Quarto” di Barbarano Romano, Gole del Torrente Biedano, Monte Romano, Fiume Marta (alto corso), Sistema fluviale Fiora – Olpeta, Selva del Lamone e Monti di Castro, Alto corso del Fiume Fiora, Medio corso del Fiume Albegna, Poggio di Moscona).

Per questi motivi si può parlare anche di “sentiero storico”, ovvero, di un itinerario escursionistico a lunga percorrenza che ripercorre “antiche vie” con finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati.

Problemi

Nell’ideare l’itinerario si sono dovute operare alcune scelte per cui il percorso si è “adattato” alla situazione trovata in loco individuando le soluzioni di passaggio accessibili più vicine alle evidenze archeologiche della Via Clodia:

  1. l’uscita da Roma (pons Milvius o pontem Iulii) fino al primo punto tappa di La Storta (Sextum, X miglio) presenta molti problemi dovuti allo stravolgimento dei luoghi, ovvero, l’antropizzazione e l’espansione urbanistica incontrollata avvenuta a Roma tra il secondo dopoguerra e gli anni ‘705. Il percorso storico della Via Clodia fino a La Storta corrisponde all’attuale Via Cassia ma non essendo sempre presenti marciapiedi per motivi di sicurezza non lo si è considerato per circa 3/4; questa scelta ha escluso alcuni siti archeologici quali la villa Lucio Vero, il basolato nei pressi del civico 595, la cosiddetta Tomba di Nerone e l’area archeologia di Casale Ghella. Altri problemi legati alla sicurezza stradale dei pedoni si incontrano nel tratto fuori del centro abitato di Oriolo Romano: la Via Clodia percorreva l’attuale strada provinciale 147 Claudia Braccianese fino a Monte Rosano per poi scendere verso il Mignone e dirigersi verso Catrum Alteti (l’odierna Il Teto).

  2. Non è possibile attraversare alcune proprietà private. Parte del percorso storico tra La Storta e Manziana oggi si trova dentro a proprietà private. Recentemente sono stati scoperti importanti resti all’interno del centro di trasmissione della Radio Vaticana6 che mettono fine alla querelle circa Galeria (Careias) come mansiones della Via Clodia. Anche il successivo tratto compreso tra la villa romanda nei pressi della sorgente Claudia (Anguillara Sabazia) e l’attuale stazione ferroviaria di Crocicchie attraversa proprietà private7. Ancora, nel tratto tra Bracciano e Manziana non è possibile transitare nella tenuta di San Liberato nella “Macchia della Fioria”, di proprietà della famiglia Odescalchi, dove vi sono le rovine di Forum Clodii. Analogo problema si ha nel tratto compreso da Catrum Alteti al Quarto di Barbarano Romano: la Via Clodia non potendo superare la forra del fosso Giofrotto si dirigeva verso Le Pantane dove sono conservati ancora tratti di basolato; l’alternativa del percorso è quella di passare per Monte Santo Stefano, già indicata nel Settecento.

  3. Nel corso di 2000 anni il territorio è cambiato, pertanto i punti tappa non rispettano l’originale suddivisione in tappe derivata dalla Tabula Peutingeriana8 ma, mantenendo comunque le indicazioni storiche, sono stati individuati su un ricalcolo della percorrenza giornaliera massima di 22 km, mentre quella riportata dalla Tabula è circa 32 km (circa 21 miglia romane9).

Idee per il futuro

  • Il tracciato proposto andrà monitorato e migliorato nel tempo e chi meglio della comunità di OSM può farlo? Sarebbe importante concordare un progetto di mappatura adottando uno standard condiviso: ad es. come effettuare un rilievo GPS preciso ed attendibile? come classificare i siti archeologici della Via Clodia? Questo lavoro porterebbe ad un miglioramento dei tag della categoria historic carenti per quanto riguarda la stratificazione storica dell’Italia10.

  • Un percorso così importante dovrebbe essere conosciuto, valorizzato e gestito; per fare tutto ciò servirebbe la creazione di una fondazione tra gli Enti locali della Toscana e del Lazio attraversati dalla Via Clodia che si occupi del riconoscimento e certificazione di Itinerario Culturale Europeo, della promozione turistica e manutenzione della Antica Via Clodia mettendo in rete i propri musei, B&B, aree archeologiche e naturali ecc. come già accade ad es. per il Grande Anello dei monti Sibillini o la Via Francigena

Riferimenti

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Mappe

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Note

  1. Per il tracciato vedi il sito ufficiale del CAI Viterbo pagina Sentieri CAI Viterbo e Via Clodia su Waymarked Trails. Il percorso di 61 km proposto dal CAI Viterbo attraversa luoghi in cui è certo che la Via Clodia non passava; alcuni esempi: la Via Clodia non attraversa il Mignone in località “La Mola”; non saliva a Monte Regolano; l’ingresso a Norchia e Tuscania avveniva da sud e non da est, per Grotta Porcina passava un diverticolo della Via Clodia. Un progetto interessante ma mai realizzato fu quello del Centro di Catalogazione della Provincia di Viterbo che ha ideato un itinerario turistico avente come scopo il “riuso” dei castelli e come criterio unificante il percorso della Via Clodia, vedi Cerica G., Prugnoli C., Sforza M. R., A proposito di castelli…, Informazioni, n. 2-3 dicembre 1986, Provincia di Viterbo. 

  2. La route dell’Antica Via Clodia su OSM è stata creata e caricata la prima volta su OSM circa quattro anni fa da Cristiano Manni e riguardava la zona Pitigliano-Sovana. Tralasciando le “inesattezze formali” presenti nelle prime versioni della route, da allora vi sono state ben 20 modifiche e solo il 03/02/2022 (changeset 116969248) è stata ridefinita la route con l’attuale percorso. Poiché la ricerca storica-archeologica non è ancora finita e considerando possibili eventi antropici e/o naturali, è verosimile prevedere successive modifiche al percorso. 

  3. La mancata segnatura dell’Antica Via Clodia è essenzialmente dovuta all’idea errata che “ognuno fa quello che può, a modo suo”. Un itinerario di questa lunghezza ed importanza storico-culturale-ambientale necessariamente richiede l’attenzione ed il coordinamento di più soggetti: vi sono anzitutto i soggetti preposti, le Regioni Lazio e Toscana, quindi, gli Enti locali ed infine ma non meno importanti le associazioni che operano nei luoghi ma che devono essere coordinate per operare tramite standard condivisi e comuni ed evitare che l’Antica Via Clodia diventi un caos di segnali e cartelli, collocati male e deturpanti il paesaggio. 

  4. Scala escursionistica CAI. T = Turistico (Tappa 1 e 2). Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500m. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica. E = Escursionistico (Tappe da 3 a 13). Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m. 

  5. Tra il dopoguerra e gli anni ‘70, in poco più di 20 anni, gli abitanti della capitale sono passati da 1,6 milioni (censimento 1951) a quasi 2,8 milioni (censimento 1971), cfr. La grande espansione della periferia romana,, OpenPolis, febbraio 2018. Sull’argomento vi sono molti studi, tra i tanti si rimanda a quelli di Leonardo Benevolo pubblicati da Laterza: Roma da ieri a domani (1971); Roma oggi (1977); Roma dal 1870 al 1990 (1992). A riguardo molto interessante è il confronto tra Portoghesi e Benevolo avvenuto nella trasmissione Match. Domande incrociate (Rai 1978)

  6. Si veda le comunicazioni: L’area extraterritoriale di S. Maria di Galeria: valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico di Magazzù M., Pallottino E., Porretta P. e Ancient roads of Southern Etruria: historical evolution and digital investigation di Magazzù M., World heritage and knowledge. Le vie dei mercanti, 2018 

  7. Per il percorso storico si può fare riferimento alla ricerca Villae e bolli inediti su lateres nel comprensorio del Lago di Bracciano Cordiano G., Barricelli A., Insolera E., Lazzeretti A., Russo S., Tesei D., Erga-Logoi, 2014. Mentre, per i resti archeologici ancora presenti ai primi del Novecento si può fare riferimento alle fotografie consultabili sul sito internet della British School at Rome. 

  8. I segmenti della Tabula interessati dalla Via Clodia sono il IV, V e VI (Conradi Milleri 1887 sul manuscript segmentorum ca. 1250). Un visualizzatore grafico su www del percorso delle strade romane riportate nella Tabula lo si trova sul sito internet OmnesViae: Itinerarium Romanum; dalla consultazione risulta evidente la confusione tra i percorsi Via Cassia e Via Clodia arrivata fino ai primi dell’Ottocento. 

  9. Un miglio romano corrisponde a 1480 m, ovvero, 1000 passi. 

  10. Solo per fare un esempio, ancora non è condivisa la codifica per le strade romane, cfr. Proposed features/roman road 

Location: Manziana, Roma, Lazio, Italia
Posted by Mannivu on 12 January 2022 in Italian (Italiano). Last updated on 17 May 2022.

Per creare un collegamento personalizzato su OSM è necessario innanzitutto installare il plugin Utilsplugin 2. Aprire le preferenze (F12) e selezionare “Impostazioni Utilsplugin 2”

Impostazioni Utilsplugin

Quindi, nella finestra che compare, si può inserire un qualsiasi URL personalizzato. Per esempio, per inserire un collegamento alla cronologia di un elemento su PeWu basta inserire una nuova riga e inserire come url https://pewu.github.io/osm-history/#{#type}/{#id} Salvare e chiudere la finestra delle impostazioni. Poi, è necessario scaricare una porzione qualsiasi di mappa.

Spostandoci sulla barra menu orizzontale in alto, selezioniamo “Dati” e poi “Seleziona indirizzo URL personalizzato”

Dati/Selezione

Dalla finestra che compare, selezionare PeWu e salvare

Selezione PeWu

Quindi, selezionare un elemento della mappa e sempre nella barra menu orizzontale selezioniamo “Dati” e poi “Apri indirizzo URL personalizzato”

Selezione URL

e si aprirà PeWu direttamente nel browser!

Posted by MarcoSamba58 on 2 January 2022 in Italian (Italiano).

Progetto di viaggio in moto estate 2023

Circa tre mesi di durata, circa 20.000 Km

Paesi da attraversare in ordine d’ingresso: Italia - Slovenia - Croazia - Serbia - Bulgaria - Turchia - Iran - Turkmenistan - Uzbekistan - Tagikistan - Kirghistan - Kazakistan - Russia - Ucraina - Ungheria - Slovenia - Italia

Location: АЗТМ, Алмалинский район, Almaty, Kazakistan

Anche quest’anno, volevo trovare i mapper attivi nella nostra zona, per invitarli agli incontri mensili del nostro gruppo.

Ho usato la stessa procedura che avevo già descritto in questo blog.

Considero attivi gli utenti che hanno inserito almeno 100 nodi e con l’ultimo edit effettuato nel corso di quest’anno.

Nel 2021 ci sono stati 121 utenti attivi. 22 sono già regolarmente contattati per i nostri incontri, 42 dovrebbero essere mapper locali, 24 dovrebbero risiedere in zone limitrofe, 32 sono mapper remoti e non è stato possibile trovare un utente. Escludendo gli account di import, 302 utenti non sono più attivi (ovvero non hanno fatto almeno un edit nel 2021).

Rispetto allo scorso anno, ci sono stati 22 mapper attivi in più. Quasi la metà degli utenti però non risiede in zona, molti sono stranieri. Sulla tipologia di queste modifiche ci sarebbe da parlare a lungo. Altri 15 utenti hanno smesso di contribuire.

A differenza della scorsa volta, volevo contattare gli utenti attraverso la messaggistica di OSM in modo automatico (copiare e incollare lo stesso testo per inviarlo a tanti utenti differenti è veramente una perdita di tempo).

Per fare questo ho modificato greeter_osm, uno script python che utilizza il feed newesttoosm e invia un messaggio di benvenuto ai nuovi utente. Il tool faceva già moltissimo. E’ bastato togliere tutto quello che c’era in più e aggiungere le poche cose che mancavano.

Il risultato è osm_bulk_sender. Per il momento lo script è privato perché non vorrei che fosse usato impropriamente. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità.

Che cos’è la cartografia IGM?

L’IGM è l’Istituto Geografico Militare, ed è l’ente cartografico dello Stato italiano. Disegnano carte dell’Italia di vari tipi (topografiche, corografiche, geografiche) e in varie scale (dalla 1:25000 alla 1:1000000), e queste carte compongono, appunto, la cartografia IGM. A volte sono un po’ vetuste (la carta topografica 1:25000 della mia zona non viene aggiornata dal 1955!) ma sono di una precisione incredibile, e contengono un sacco di informazioni che è difficilissimo trovare altrove, come i toponimi locali (case sparse, aggregati rurali, ecc.), i torrenti, le sorgenti d’acqua, ecc. Non sarebbe bello riportare queste informazioni in OSM?

Come usare la cartografia IGM in iD

(e probabilmente anche in JOSM, che non amo particolarmente)

L’IGM non mette a disposizione un tile server per la propria cartografia: non solo le loro mappe sono a pagamento, anche in formato digitale, ma ve le danno in un formato tremendo (TIFF con un file a parte con le informazioni di georeferenziazione, cioè vi dovete arrangiare), e comunque le considerano sotto copyright nonostante siano il prodotto di un ente pubblico. Per fortuna, il Ministero dell’Ambiente è un po’ meno rompicoglioni: dal loro Geoportale Nazionale danno accesso alla cartografia IGM non solo dietro licenza CC BY-SA 3.0, ma soprattutto tramite protocollo WMS, che è supportato da iD

Il Geoportale Nazionale fornisce decine di layer come servizi WMS: uso del suolo, bacini idrografici, rischio sismico e alluvionale, ecc. Ma quello che ci interessa ora è “Cartografia di base - IGM 25.000” (sono anche disponibili le scale 1:100.000 e 1:250.000, ma non sono utili perché OSM si può considerare completo a quelle scale). Il Geoportale Nazionale ci dice che l’URL del servizio è:

http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/IGM_25000.map

… ma cosa vuol dire in pratica? Vi risparmio i dettagli (ma se vi interessano, buona lettura della specifica del protocollo WMS) che ho faticosamente messo insieme dopo ore di tentativi, e vi dico subito la “soluzione”. In iD, aprite il menu Background:

Il menu Background di iD

Selezionate “Custom” (è in fondo alla lista) e premete il tasto “menu” (i tre pallini”):

Custom

Si apre la finestra “Custom Background Settings”. Per la cartografia IGM 1:25.000, copiate e incollate questo testo dentro la casella di testo, e premete OK:

http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/IGM_25000.map&FORMAT=image/png&TRANSPARENT=FALSE&VERSION=1.3.0&SERVICE=WMS&REQUEST=GetMap&STYLES=&CRS={proj}&WIDTH={width}&HEIGHT={height}&BBOX={bbox}&LAYERS=CB.IGM25000.32,CB.IGM25000.33

Se non ci sono problemi, nell’editor comparirà la cartina IGM locale al posto delle consuete ortofoto:

La cartografia IGM caricata in iD

La cartografia IGM 1:25.000 è usabile fino al livello di zoom 18, dopo il quale la sua scala semplicemente non è più sufficiente.

Come usare gli altri layer del Geoportale Nazionale

Non è proprio immediato, ma non è neanche difficile. Andate sulla pagina con la lista dei servizi WMS e scegliete quello che vi interessa; diciamo, per esempio, “Ortofoto a colori anno 2008 con relative date del volo - Regioni Lazio e Umbria”. Copiate l’indirizzo, che nel caso delle ortofoto Lazio e Umbria è http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_colore_08.map, e poi aprite il link “capabilities”, che nel caso delle ortofoto Lazio e Umbria apre questa pagina. Non vi fate spaventare dalle pagine e pagine di codice, e cercate le righe che iniziano con <Layer e che sono seguite da righe che iniziano con <Name>, <Title> e <Abstract>. Nel caso delle ortofoto Lazio e Umbria, sono due:

<Layer cascaded="0" opaque="0" queryable="0">
    <Name>OI.ORTOIMMAGINI.2008.33</Name>
    <Title>Ortofoto</Title>
    <Abstract>
        Ortofoto digitali a colori delle Regioni Lazio e Umbria acquisite mediante l'impiego della camera digitale Leica ADS40.
    </Abstract>
<Layer cascaded="0" opaque="0" queryable="1">
    <Name>OI.DATEVOLO.2008</Name>
    <Title>
        Date ortofoto a colori anno 2008 - Regioni Lazio e Umbria
    </Title>
    <Abstract>
        Poligoni di ingombro delle ortofoto a colori del 2008 relative alle Regioni Lazio e Umbria con le informazioni sulla data della ripresa aerea.
    </Abstract>

Leggete i <Title> e gli <Abstract> e decidete quali <Layer> vi interessano, e prendete nota dei loro <Name>. Diciamo che ci interessa il primo: OI.ORTOIMMAGINI.2008.33.

L’URL da inserire come sfondo custom di iD sarà composto così:

  • prima, l’URL di base, ad esempio http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_colore_08.map
  • poi una parte che è sempre la stessa: &FORMAT=image/png&TRANSPARENT=FALSE&VERSION=1.3.0&SERVICE=WMS&REQUEST=GetMap&STYLES=&CRS={proj}&WIDTH={width}&HEIGHT={height}&BBOX={bbox}
  • poi &LAYERS=, seguito dalla lista dei nomi dei layer che ci interessano, separati da virgole, ad esempio: &LAYERS=OI.ORTOIMMAGINI.2008.33

Otteniamo un URL tipo questo:

http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_colore_08.map&FORMAT=image/png&TRANSPARENT=FALSE&VERSION=1.3.0&SERVICE=WMS&REQUEST=GetMap&STYLES=&CRS={proj}&WIDTH={width}&HEIGHT={height}&BBOX={bbox}&LAYERS=OI.ORTOIMMAGINI.2008.33

Basta usarlo come URL custom del background di iD

Troppo bello per essere vero?

Figuriamoci se un ente statale poteva fare una cosa e farla bene. La cartografia IGM è ottima, incredibilmente precisa nonostante la maggior parte sia stata prodotta con mezzi completamente analogici e disegnata a mano. No, il problema è un altro. Spesso vi troverete in questa situazione:

La cartografia IGM fornita dal Geoportale Nazionale smette regolarmente di funzionare

Quello che succede è che il servizio si sovraccarica in fretta, e le immagini non caricano più. Per farle caricare di nuovo, aspettate un minuto o due, deselezionate lo sfondo custom (io in genere seleziono “None”, nessuno sfondo) e riselezionatelo per ricaricarlo. Se vi sembra una gran rottura di palle, è perché lo è.

I problemi della cartografia IGM

Le carte dell’IGM sono molto buone, ma non sono perfette. Alcuni dei problemi che ho notato:

  • Alcune zone non vengono aggiornate da decenni. La zona dove vivo io è stata mappata una sola volta nel 1955 - i miei genitori non erano ancora nati!
  • Dove disponibile, il Geoportale Nazionale fornisce la cartografia della nuova serie, prodotta a partire dagli anni ‘90, che però ha una copertura molto inferiore della vecchia serie, causando un effetto “patchwork” poco bello: Mezza carta nuova, mezza carta vecchia
  • La topografia è molto precisa, ma trovo che il perimetro degli edifici sia sempre leggermente esagerato rispetto alla realtà. Considerando la vetustà delle carte, però, forse è meglio non affidarcisi per gli edifici, e usare piuttosto le foto aeree.
  • Alcuni toponimi sono sbagliati, o magari usano una grafia desueta. Sempre meglio controllare prima. Io, in caso di incongruenza, riporto il nome moderno come name, e quello sulla carta IGM come alt_name.
  • Lo sfondo bianco è un pugno in un occhio